mercoledì 7 dicembre 2022




                      


Lago Palù (Valmalenco - Sondrio)

Incastonata nel cuore delle Alpi, al centro della Valtellina, Sondrio è una deliziosa cittadina, famosa per la qualità della vita. E’ splendida, sia per il panorama alpino, sia per il centro, perfettamente conservato con i suoi fabbricati antichi.

In particolare percorrendo il quartiere di Scarpatetti, con le sue case medievali in pietraviva con i ballatoi in legno, si ha l’impressione di vivere in un altro tempo.

Quartiere Scarpatetti (Sondrio)

Ma anche uscendo dalla città si incontrano veri monumenti all’industriosità dei Sondriesi: i terrazzamenti su cui, grazie ad un lavoro che è stato giustamente definito “agricoltura eroica”, nascono meli e soprattutto le uve da cui deriveranno i deliziosi vini, orgoglio del territorio: Sforzato, Valtellina Superiore e Rosso di Valtellina.

Ma non distraiamoci e continuiamo la visita alla città. Il centro storico offre una perfetta armonia tra palazzi storici, suggestivi scorci e botteghe ricche di prodotti tipici. In particolare ammiriamo “Via dei Palazzi”, sul percorso dell’antica Valeriana. Qui è un susseguirsi di antiche case nobiliari con portali barocchi, balconcini in ferro battuto ed androni a volta. Proseguendo fino a giungere a Piazza Quadrivio si incontrano Casa Carbonera (attuale oratorio dell’Angelo Custode), elegante costruzione del XVI secolo che custodisce una splendida scala elicoidale settecentesca.

Qui c’era anche una delle più belle “stue”, risalente al XVI secolo, in legno di cirmolo, ora nella vicina Villa Quadrio.

La stüa rappresentava il cuore della casa tradizionale, tanto di quella povera come di quella nobiliare; era una stanza in cui troneggiava una stufa, generalmente in maiolica
interamente rivestita in legno.


                                                               

                                                                Paolo Sala



Mentre ammiro tutte queste bellezze, incorniciate da panorami splendidi è giunta l’ora di pranzo: mi guardo intorno e vedo un’insegna attraente:”Il Saraceno”.

Capisco subito che allude al Grano Saraceno, protagonista assoluto della gastronomia valtellinese e mi precipito dentro. In effetti ci sono molte confezioni di questo prodotto, ma, accanto ad esse, moltissime offerte di miele, dolci, frutti di bosco, nonché una rassegna della produzione casearia del territorio, in cui naturalmente Bitto e Casera sono protagonisti. Ovviamente non poteva mancare anche una ricca mostra di vini accuratamente selezionati, tra cui Sforzato e Valtellina Superiore (in tutte 5 le sue sottozone) facevano ottima figura ed invitavano all’assaggio.

Mentre ero intento a questa difficile scelta mi ha avvicinato un Signore, che poi ho scoperto trattarsi di Paolo Sala, (titolare del Saraceno, oltre che dell’Azienda Sala Cereali), che si è gentilmente offerto di farmi conoscere la Valtellina ed i suoi tesori enogastronomici.

Non potevo ignorare un’offerta così invitante!

Così è iniziato un excursus…molto gustoso, di cui vi parlerò nei prossimi articoli, dopo un adeguata sosta digestiva. Prosit!

                                          Gianluigi Pagano


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